Not All That, di totalizzyness - tradotta da LaTuM

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LaTuM
view post Posted on 20/12/2012, 19:49 by: LaTuM




Disclaimer: Supernatural è della CW. La storia invece appartiene a totalizzyness. L'originale potete trovarla qui.

notallthat



Not All That

Capitolo 4

Me uomo! Me piace carne!




“Led Zeppelin, eh? Immagino ti piaccia tutto il rock classico: Black Sabbath, Motorhead?”

Dean lanciò una breve occhiata a Gabriel prima di annuire.

“Certo! Gli anni '70 vincono su tutto!”

Gabriel rise.

“Io sono per gruppi un po' più moderni: Avenged Savenfold, Rise Against...”

Dean gli rivolse un'occhiata quasi minacciosa.

“Non ti piacerà mica quella merda di musica emo, spero!”

“Fossi matto! Se dovessi mai incontrare Gerad Way gli tirerei un calcio nelle palle!”

“Bene, perché generalmente non mi piace nulla che vada oltre gli anni Ottanta” rispose Dean con una risata.

“Non puoi vivere nel passato Dean-O! Le possibilità che hai di vedere le tue band live sono pari a zero. Io, d'altra parte, è probabile che tra un mese andrò a vedermi senza problemi il concerto dei Foo Fighters.”

“Non ci sarebbe nessuna di queste band se non ci fosse già stato qualcuno come i Metallica prima di loro!”

“Sono d'accordo con te, ma fa un salto nel futuro Dean, non si sta male da queste parti. La musica è molto più dura e pesante!”

“Non c'è nulla di più pesante dei Metallica. Niente!”



Ci volle un po' prima che Castiel e Anna tornassero dal loro tour della biblioteca con le braccia cariche di libri; l'accesso era riservato esclusivamente ai membri e l'ora di chiusura era ben dopo quella di molti altri locali. Dean non aveva mai visto un posto così bello e suppose che questo dipendesse dalla sua esclusività: niente sedie o tavoli di plastica, tutto l'arredamento era di legno massiccio e aveva l'aria di essere alquanto costoso. Lo stesso tavolo a cui erano seduti e le quattro sedie potevano facilmente costare più della casa Bobby.

“Avete preso tutto quello che ci serve?” domandò Gabriel prendendo il primo libro della pila che il cugino aveva posato davanti a lui. Castiel annuì e prese posto accanto a Dean.

“Immagino di sì... di cosa stavate parlando?”

“Musica” rispose Gabriel scivolando sulla sedia per essere più comodo “Stavo giusto dicendo a Dean che è possibile che vada a vedere un concerto dei Foo mentre lui dovrà semplicemente rassegnarsi all'idea che non vedrà mai i Led Zeppelin dal vivo.”

“Ci sono sempre i Metallica” rispose Dean con una smorfia.

Castiel sorrise e scosse la testa sconsolato.

“Temo di non avere idea di cosa stiate parlando.”

Gabriel sbuffò.

“Cas è persino più antiquato di te. Non ascolta nulla che sia stato composto dopo il XVIII secolo!”

“Mi permetto di dissentire, Tchaikovsky è del XIX secolo!”

“Musica classica, eh?” constatò Dean divertito mentre prendeva a sua volta un libro.

Castiel annuì.

“E' l'unico genere che riesco a sentire vicino a me. Inoltre, se non fosse per la musica classica, i tuoi... ehm, Metallica, non sarebbero mai esistiti.”

“Dimmi un po' te se non è snob! Ho provato a fargli sentire qualcosa dotato di parole e persino di un riff[1], ma niente. In compenso, citagli una mostra di Monet e potrebbe persino venire nei pantaloni!”

Dean scoppiò a ridere e guardò Castiel che stava scuotendo la testa in segno di disapprovazione rimanendo però concentrato sul libro che stava consultando.

“Gabriel, Monet era un artista eccezionale, scusami se trovo emozionante il pensiero di poter ammirare i suoi lavori da vicino.”

“Non c'è bisogno di eccitarsi, però!”

Castel alzò gli occhi al cielo per poi proseguire con la lettura mentre Anna non riusciva a cercava di soffocare una risatina.

“Le cose non stanno così, Dean. Gabriel si sta solo divertendo a mettere in imbarazzo Cas.”

Dean le sorrise e guardò Castiel.

“Cosa posso fare per rendermi utile?”

Castiel alzò finalmente gli occhi dal libro e recuperò un quaderno dalla sua borsa.

“Beh, io sto lavorando su Mengele, Gabriel si sta occupando di Hess e Anna di Himmler e se per te va bene puoi fare delle ricerche su Heydrich.”

“Certo, nessun problema. Devo tirare giù delle informazioni su di lui?”

“Sì. E sarebbe perfetto se potessi trascriverle in modo semplice ma dettagliato.”

“Posso farlo” rispose Dean annuendo e iniziando a sfogliare il libro che gli sarebbe servito.

“Grazie.”

I quattro ragazzi rimasero a lavorare in silenzio e annotandosi delle informazioni. Di tanto in tanto Dean alzava gli occhi vedendo Gabriel che, invece di lavorare, era troppo occupato a disegnare delle pin-up in uniformi naziste. Anche Anna aveva perso la sua voglia di studiare e se ne stava comodamente seduta a messaggiare con il cellulare. Dean però voleva fare una buona impressione su Castiel e non c'era nulla di meglio che dimostrargli che era in grado di recuperare tutte le informazioni possibili su Heydrich, stando anche attendo a scrivere i suoi appunti in modo chiaro e comprensibile.

“Hey Dean, che ne pensi? E' sexy per essere una nazi, no?” gli domandò Gabriel mettendogli il disegno davanti al naso. Dean rise e scosse la testa.

“Certo, se ti bastano due dimensioni...”

Gabriel rise a sua volta e si riappropriò del disegno.

“Due dimensioni o no, una botta gliela darei!”

“Buon per te!”

Castiel guardò il fratello con uno sguardo carico di rimprovero.

“Gabriel, potresti smetterla di perdere tempo e concentrarti sul tuo lavoro?”

“E perché? Cos'hanno di male i miei disegni? Non ti piacciono? Forse se disegnassi dei ragazzi...”

“Per l'ultima volta Gabriel, non sono gay.”

“Ma non sei nemmeno etero, se per questo!”

Dean rivolse ai due un'occhiata scettica.

“Com'è che funzionerebbe 'sta cosa?”

“Cas è combattuto tra l'assessualità e la pansessualità” rispose Gabriel prima che il fratello potesse aprire bocca.

“E starebbe a dire?” domandò Dean.

Castiel sospirò e si sfregò la fronte.

“Non sono combattuto, semplicemente non sono attratto da nessuno, né uomini, né donne, né-”

“- né ermafroditi, né tranny-”

“-grazie Gabriel, credo abbia capito. E per la cronaca, non credo che i transessuali trovino lusinghiero il termine tranny.”

“Chi se ne importa” rispose il ragazzo scrollando le spalle e tornando al suo disegno.

Dean però mantenne gli occhi fisse su Castiel.

“Ok, ho capito cosa intendi con asessualità, ma cosa vuol dire pansessualità?”

Castiel fece un sospiro e cominciò a mostrare dei chiari segni di disagio che fecero pentire amaramente Dean di avergli fatto quella domanda.

“Significa che se mai potessi essere attratto da qualcuno, questo non dipenderebbe dal suo genere, sesso o quant'altro.”

“Oh, capisco. Scusami per averlo chiesto.”

“Non c'è problema.”

Dean tornò a leggere il suo libro mentre sentiva le guance andargli a fuoco: se lui si sentiva in imbarazzo, non osava immaginare come dovesse sentirsi Castiel. I quattro ripresero a lavorare finché Gabriel non iniziò a lamentarsi che aveva fame.

“Gabriel, lo sai perfettamente che c'è un bar, quindi smettila di lamentarti” gli rispose il fratello alzando giusto per una frazione di secondo gli occhi dal libro.

“Ma io voglio un hamburger! Un grosso e grasso hamburger!”

“Vuoi che ti venga un infarto precoce?” gli domandò Castiel posando la penna che aveva in mano.

“Per favore...”

“Ma abbiamo del lavoro da fare!”

“Possiamo continuare più tardi... dai Cas, siamo qui da secoli!”

Castiel rivolse uno sguardo anche a Dean e Anna: quest'ultima annuì.

“Anch'io avrei un po di fame, Cas ma preferirei comunque non ostruirmi le arterie visto che domani ho gli allenamenti.”

“Ok, voi due principessine potete prendervi un'insalata, Dean è un uomo... vero che anche tu hai voglia della buona e vecchia carne rossa?”

Dean non riuscì a trattenere un sorriso.

“Non potrei mai dire di no a un hamburger!”

“Bravo ragazzo! Dai Cassie, andiamo a mangiare, qui possiamo sempre finire più tardi.”

Cas sospirò sconfitto.

“Ok, fammi solo controllare un paio di cose. Dove vuoi che andiamo?”

“Da Burger King!”

Castiel alzò gli occhi al cielo e portò alcuni libri al bancone centrale mentre Anna prendeva quelli da rimettere a posto. Gabriel invece rivolse un sorriso soddisfatto a Dean.

“Mi piaci Winchester, sei un buon elemento da avere nei paraggi. Con te al mio fianco, Castiel non avrà alcuna possibilità! Un giorno o l'altro riusciremo a farlo diventare un bambino vero!”

“Che significa?” domandò Dean senza però riuscire a non ridere.

“Come che significa? Non l'hai visto? Le giacche, la musica di Bach, quel suo credere che il divertimento sia riservato solo agli stupidi. Io sono un tipo divertente – e molto, direi – ma oramai si è abituato a me. Tu sei una ventata d'aria fresca. Voglio dire, sei la prima persona che non fa parte della famiglia con la quale si può dire che abbia veramente parlato!”

“Sul serio?”

“Certo, ragion per cui dovremmo uscire più spesso. Fuori da scuola, s'intende.”

“Ok... anche se io dopo la scuola ogni tanto lavoro e talvolta anche nei fine settimana.”

“Oh, e che cosa fai?”

“Lavoro come meccanico per Bobby.”

“Carino... io lavoro in un piccolo negozio di caramelle in centro. E' fantastico e in più posso avere le caramelle gratis!”

“Meraviglioso!” rise Dean.

“A chi lo dici! Se dovessi aver bisogno di qualche dolciume, fammelo sapere, sono l'uomo che fa per te!”

Castiel li raggiunse con le braccia ancora stracolme di libri e con la borsa ferma sulla spalla.

“Possiamo andare? Dov'è Anna?”

“E' andata a riportare indietro i libri e non è più tornata” rispose Gabriel alzando le spalle.

Castiel fece un sospiro e si girò verso Dean.

“Puoi tenerli un minuto?”

“Certo!”

Prima di andare a cercare Anna, Castiel gli mise tra le mani la pila di libri, lasciando basito l'altro nel sentito quanto pesassero.

“Cazzo se pesano!”

Gabriel rise e ne prese qualcuno per aiutarlo.

“Sembra uno scricciolo, vero? I miracoli che può fare la masturbazione!”

Dean rise e scosse la testa.

“Come lo sai?”

“Qualcuno mi ha raccontato un po' di cose interessanti.”

“Va bene, allora...”

Gabriel annuì e gli fece l'occhiolino, cosa che suscitò in Dean un'altra risata: uscire con i Novak era decisamente diventato il suo nuovo passatempo preferito, anche se la vera anima del gruppo era Gabriel... ora Dean capiva perché fosse amico di tutti. Anche Anna era molto carina, più tranquilla di quello che si era immaginato visto che passava la maggior parte del tempo a messaggiare con la sua enorme schiera di amici. Castiel invece l'aveva confuso: non riusciva a capire se il ragazzo lo considerasse un amico o si stesse semplicemente comportando educatamente nei suoi confronti, ma era comunque piacevole passare il tempo in sua compagnia. Di certo aveva raccolto su di lui una tale quantità di informazioni che persino Chuck se le sarebbe sognate.

Castiel tornò dopo poco insieme ad Anna alzando gli occhi al cielo quando guardò in direzione della sorella.

“Era al telefono... possiamo andare adesso.”

Il ragazzo liberò Dean dal fardello dei libri e fece strada agli altri fuori dalla biblioteca. Quando furono nuovamente in auto, Gabriel iniziò a smanettare con l'autoradio di Dean per vedere cosa passasse il convento. Come c'era d'aspettarsi i Metallica iniziarono a far casino a tutto volume. Dean scoppiò a ridere vedendo Anna saltare sul posto per lo spavento e Gabriel si unì a lui iniziando anche a cantare – o meglio, gridare – seguito poi a ruota da Dean. Castiel era seduto sui sedili posteriori, per nulla infastidito dalla musica a tutto volume e dai due ragazzi seduti davanti che cantavano a squarciagola. Il tempo di altre due canzoni e arrivarono al parcheggio di Burger King e, con grande sorpresa di Dean, Castiel scese dalla macchina portando con sé alcuni libri.

“Offro io gli hamburger. O la cena. Tu che prendi Anna?” domandò Gabriel con sorriso beffardo infilandosi le mani nelle tasche dei jeans. La ragazza alzò lo sguardo verso il menù luminosi appesi davanti a lei e aggrottò le sopracciglia, indecisa.

“Una Garden Salad e un milkshake alla fragola.”

Gabriel alzò gli occhi al cielo e si girò in direzione del fratello.

“Tu Cas?”

“Per me solo un caffè, grazie.”

“Quando sei noiosooo! Dean-O, amico mio, dimmi che almeno tu sei un tipo da Whopper!”

Dean ghignò.

“Double Whooper, prego.”

Gabriel ricambiò il ghigno.

“Con formaggio?”

“Ovviamente!”

“Oh, finalmente hai trovato qualcuno con cui potrai condividere la tomba, Gabriel” disse Castiel alzando gli occhi al cielo e per poi mettersi alla ricerca di un tavolo.

Anna ridacchiò e andò a sedersi insieme al fratello mentre Gabriel, indifferente al commento di Castiel, mise un braccio attorno alle spalle di Dean.

“Che femminuccia” commentò il ragazzo “Un uomo ha bisogno di mangiare! Giusto amico?”

“Puoi dirlo forte!”

“Da bere coca?”

“Ovvio.”

“Perfetto. Vai a sederi, dai! E fagli vedere come si comporta un vero uomo.”

Dean rise e fece quanto gli era stato detto, prendendo posto davanti a Castiel che si era nuovamente immerso nella lettura. Anna era seduta accanto a lui e stava messaggiando con una tale furia che, se inviare messaggi fosse stata una disciplina olimpica, avrebbe potuto vincere una medaglia. A questo punto, per non sentirsi da meno, Dean prese il suo cellulare e mandò un messaggio a Sam.



“Amico, non hai idea di quanto mi stia divertendo!”



In attesa di una risposta, Dean non poté fare a meno di notare quanto curioso e strano fosse il loro gruppo: la cheerleader, il nerd, il buffone della scuola, e lui, Mr. Nessuno. Dopo qualche secondo il telefono vibrò sul tavolo e il ragazzo si affrettò a leggere la risposta del fratello.



“Vi siete trovati per studiare, non per divertivi!”



“Stiamo facendo una pausa da BK, 6 solo geloso ke abbia già degli amici, o quasi!”



“Hey Dean, tu sei single, giusto?” gli domandò Anna che nel frattempo aveva smesso di messaggiare.

“Uhm... sì.”

Prima che il ragazzo potesse dire qualcosa, Anna gli fece una foto e iniziò a digitare furiosamente qualcosa sul telefono.

“Hey! Che stai facendo?!”

“Sto facendo vedere una tua foto a una mia amica, Lisa.”

Dean lanciò uno sguardo a Castiel che aveva smesso di leggere.

“E perché?” domandò il ragazzo riportando l'attenzione su Anna.

“Perché sei carino e anche lei è single, oltre a essere stupenda, vuoi vederla?”

Tempo una frazione di secondo e Dean si ritrovò sotto il naso la foto di una mora decisamente carina. Il ragazzo annuì e allontanò la mano di Anna dalla faccia.

“Hai ragione, è carina.”

Con la coda dell'occhio Dan riuscì a vedere Castiel scuotere la testa sconsolato.

“Anna, lo sai che se qualcuno viene a scoprire che Dean sta passando del tempo con noi, gli faranno passare dei brutti quarti d'ora a scuola” le fece notare il ragazzo posando il libro che stava leggendo sul tavolo.

Anna sbuffò.

“Ma per favore! Un solo appuntamento con Lisa gli farà guadagnare la fama di playboy della scuola. Lisa è popolare quasi quanto te!”

Dean cercò di fare del suo meglio per nascondere un sorrisino, ma Castiel lo vide ugualmente.

“A te sta bene? Un appuntamento al buio con una ragazza che non hai mai incontrato?”

Dean lo guardò confuso.

“Chi ha mai parlato di appuntamento?”

“Lei. Devi andare a prenderla venerdì alle otto a casa sua.” gli fece sapere Anna con non chalance mentre continuava a digitare messaggi sul telefono.

Dean non poté evitare si sorridere soddisfatto.

“Bene, vai così Dean!” si disse il ragazzo, complimentandosi con se stesso.

Castiel scosse ancora la testa in segno di disapprovazione.

“Tanto perché tu lo sappia, non è una persona facile da accontentare.”

“E chi non lo è?” intervenne Gabriel posando i vassoi colmi di cibo sul tavolo. Castiel si allungò fino a prendere il suo caffè prima di sfrondare nuovamente sulla poltroncina dove si era seduto e riprendendo in mano il libro.

“Di chi stavate parlando?” domandò il ragazzo occupando il posto ancora libero.

“Lisa Braeden. Lei e Dean escono insieme questo venerdì” lo aggiornò Anna prendendo la sua insalata mentre Gabriel rivolgeva a Dean sorriso orgoglioso.

“Sul serio? La piccola Lisa? Se riesci a starle intorno abbastanza a lungo, scoprirai anche che è parecchio flessibile, se capisci quello che intendo!”

Dean scoppiò a ridere e afferrò il suo hamburger mentre Gabriel rivolgeva un'occhiataccia ad Anna infastidito per il calcio che la ragazza gli aveva appena dato. Prima di addentare il suo panino però, Dean mandò un messaggio a Sam.



“Indovina un po' chi ha un appuntamento con una cheerleader molto flessibile questo venerdì?”



Il quartetto sprofondò nuovamente in un religioso silenzio, visto che le loro bocche erano troppo occupate a masticare per riuscire a parlare... beh, eccetto Castiel che aveva ricominciato a leggere.



“WTF?! Come hai fatto?!”



Dean rise tra sé e sé e digitò velocemente la risposta, sperando di non essere notato da Anna e Gabriel.



“Diventa amico di una cheerleader ke pensa ke sia carino e 6 dentro!”



“A chi stai scrivendo, amico?” gli domandò Gabriel con la bocca piena, facendo ridere Dean.

“Sammy”

“Come sta quel diavoletto di tuo fratello? Devo ancora parlare con Michael per riuscire a incasinargli la vita su WoW.”

Dean diede un grosso mosso al suo panino e si prese qualche secondo per masticare prima di rispondergli.

“Sta bene, credo sia solo un po' geloso.”

“Guardatevi, siete una coppia di uomini di Neanderthal!” li rimproverò Castiel.

“Hey, cosa vuoi dire?!” protestò Gabriel.

“Significa che siete entrambi poco evoluti, privi di qualsiasi buona maniera e avete un pessimo gusto in fatto di cibo.”

“Ah si? E dimmi un po' sapientone, un Neanderthal potrebbe mai fare una cosa del genere?”

Gabriel posò il suo panino e iniziò a spingere le sue dita all'indietro fino a che non riuscì a toccarsi il braccio con quelle.

“Dio, Gabriel! Che schifo!”

Dean invece rise e diede un altro morso al suo panino.

“Gabriel... un'estrema flessibilità delle articolazioni non implica necessariamente il concetto evoluzione. Tuttavia devo correggermi, sono certo che un Neanderthal sapesse perfettamente che era il caso di parlare con la bocca piena.”

Ancora una volta, Dean non riuscì a trattenere una risata e ottenne persino la soddisfazione di vedere Castiel sorridere.

“Questo vale anche per te, lo sai?”

“Sì, ma è comunque divertente! Vecchi e grossi cavernicoli!”

“Me uomo! Me piace carne!” fece Gabriel.

Per l'ennesima volta nella serata, Castiel alzò gli occhi al cielo e tornò a rifugiarsi nel suo libro, non prima però di aver rivolto un sorriso a Dean.

Quella notte, dopo che Sam fu andato a dormire, Dean era ancora seduto nel salotto di Bobby a guardare la tv ma con gli occhi fissi sullo schermo del computer. Anche se avesse voluto, non sarebbe riuscito a smettere di sorridere. Dopo l'orribile primo giorno che aveva passato, il secondo era stato a dir poco fantastico. Di sicuro era certo di aver trovato in Gabriel un amico, aveva un appuntamento con una cheerleader famosa per la sua flessibilità, ed era riuscito ad avvicinarsi a Castiel più di qualunque altra persona fosse riuscita a fare in vita sua. Di certo non sarebbe andato a rivelare a nessuno i particolari in merito alla strana sessualità del ragazzo. Era talmente felice che il suo ottimo umore era riuscito a rovinare quello di Bobby che continuava a borbottare cose indistinte ogni volta che lanciava un'occhiata al ragazzo.

Dean andò nuovamente a controllare la sua e-mail, notando che nella cartella posta in arrivo c'era un messaggio di Castiel che non aveva ancora letto.



“Oggetto: Oggi

Grazie per essere venuto con noi. So che non hai avuto molta possibilità di scelta, ma so comunque che non ti sei sentito obbligato... tuttavia sono contento che tu abbia scelto di stare con noi. Gli eventi di oggi sono stati un piacevole diversivo, anche se Gabriel, come suo solito, è stato del tutto privo di decoro e Anna... beh, lei è Anna. E per restare in tema, c'è un modo con il quale possa dissuaderti dall'uscire con Lisa venerdì sera? E' solo che credo non sia la persona giusta per te. Non che io ti conosca abbastanza per poterlo dire, ma conosco Lisa e lei decisamente non è la ragazza che fa per te. Devo anche dirti che ho l'impressione che tu sia entrato nelle grazie di Gabriel... spero davvero che tra voi due si possa instaurare una bella amicizia. E' piacevole la tua compagnia, anche se non capisco come tu sia in grado di tirare fuori il peggio da mio cugino. E per finire, se in futuro avremo altro lavoro da fare insieme, potremmo usare Skype. È decisamente più comodo delle e-mail... tu ce l'hai un account Skype, vero?

Castiel.”




Se possibile, il sorriso di Dean divenne ancora più grande, cosa che però non fece che aumentare le occhiate sospettose e infastidite da parte di Bobby. Era riuscito a trovare un amico e c'erano buone possibilità che riuscisse a diventare amico persino di Castiel. Nonostante il ragazzo lo avesse pregato di non andare all'appuntamento con Lisa – in fondo Dean non l'aveva mai vista – e lui stava semplicemente facendo quello che Gabriel e Anna gli avevano detto di fare... Non riusciva proprio a capire a cosa fosse dovuta l'antipatia di Castiel nei confronti di Lisa.



“Castiel,

mi fa davvero piacere che ti sia divertito, anche se avevamo del lavoro da fare. Anche se non è del tutta colpa mia, credo di averci messo del mio se, come dici, sono in grado di tirar fuori il peggio di Gabriel. Cos'ha Lisa che non va? C'è qualcosa che dovrei sapere o semplicemente stai cercando di mettermi in guardia? Non che non mi fidi del tuo giudizio ma credo che debba comunque farlo per educazione. Per il resto... no, non ho un account su Skype, ma posso sempre farne uno, no? Anche se c'è da dire che non sarei presente molto spesso. Questo è il computer di Sammy, io non sono un grande amante dell'informatica. Mandami un messaggio se vuoi che venga online, mi limiterò a dare un calcio a quel nerd di mio fratello per farlo sloggiare.

Dean.”




Il ragazzo diede un'occhiata veloce all'orologio e decise che era il caso di andare a dormire. O almeno di portarsi il computer sotto le coperte per vedere se c'era qualcosa di nuovo sul sito di Busty Asian Beauty.com. Diede la buonanotte a Bobby e si portò il pc in camera, lasciandolo sul letto mentre si preparava per andare a dormire. Dopo essersi lavato faccia, denti ed essersi tolto i vestiti della giornata rimanendo in boxer e maglietta, si arrampicò sul letto sorridendo in direzione dello schermo.



“Dean,

non devi addossarti la colpa se il lavoro non è stato concluso. Io di certo non ritengo sia tu il responsabile. Hai lavorato molto più di Gabriel e Anna messi assieme. Semplicemente ti sei lasciato giustamente trasportare dall'entusiasmo di avere qualcuno con cui stare e parlare e con i tuoi stessi gusti. E per quanto riguarda il discorso di Lisa, io di per sé non ho nulla contro di lei, tuttavia so che le relazioni con lei non sono molto durature. Diciamo che non è il tipo di ragazza con cui puoi pensare di passare insieme il resto della tua vita... non sono un amante dei pettegolezzi scolastici, ma posso assicurarti che non sei il primo e non sarai di certo l'ultimo. Alcune persone possono contare sulle dita di una mano le storie che hanno avuto al liceo e... beh, credo che Lisa abbia terminato quelle della seconda da un pezzo.

Comunque, se ogni tanto di capita di essere online su Skype, contattami pure, anche solo per dirmi ciao. Dio sa solo quanto ogni tanto abbia bisogno di prendermi una pausa pure io, anche se oramai mi sono abituato e non nel migliore dei modi...

Castiel”



Dean rise nel leggere i giri di parole fatti da Castiel per dirgli che Lisa era una zoccola.



“Quindi mi stai dicendo che Lisa è una ragazza facile? Che la sono passata tutti? Ok, ho capito, ma se devo essere sincero ora sto un po' perdendo il filo del discorso. Se le cose non dovessero andare bene – cosa che mi pare di capire succederà comunque – ti do in anticipo il permesso di dirmi 'te l'avevo detto' nel modo più odioso possibile. Recluta pure Gabriel, se vuoi. Sai cosa? Credo che invece tu mi abbia convinto a prendermi un computer tutto mio, ma sappi che non dovrai arrabbiarti se cercherò di distarti dallo studio ogni momento! Sono comunque certo che mi bloccherai dopo dieci minuti. Prima hai scritto 'non nel migliore dei modi'... cosa intendi dire?

Dean”



“Grazie Dean per essere arrivato dritto al dunque... io stavo cercando di evitare di cadere nella bassezza dei pettegolezzi che girano a scuola. Comunque sì, era quello che stavo dicendo. Sono sicuro che te lo dirò, ma ho deciso che terrò fuori Gabriel, potrebbe essere troppo per te. Vedremo, comunque.

E non preoccuparti di disturbarmi, una delle ragioni per cui studio così tanto è che, in effetti, non è che abbia molto altro da fare. Parlare con te potrebbe diventare uno dei miei hobby, chissà! Comunque, diciamo che la storia è più o meno questa, lo scorso anno ho frequentato così tante lezioni per avere dei crediti extracurricolari – come Latino o Letteratura 2 – che mi sono ritrovato con una mole da studiare ben superiore a quanto potessi realmente fare. Verso la fine dell'anno ero esausto e sono praticamente collassato. E' stato Gabriel a trovarmi, dopodiché ho dovuto passare una settimana in ospedale senza fare nulla se non leggere Shakespeare. Fortunatamente non avevo perso troppe lezioni, avevo il terrore di stare nuovamente male se mi fossi perso gli esami! Credo che nessuno al di fuori della mia famiglia sappia realmente cos'è successo, immagino che gli altri mi abbiano semplicemente dato per malato e basta. A ogni modo, si sta facendo tardi e a quest'ora dovrei già essere a letto. E' stato un piacere parlare con te, Dean. Ci vediamo domani.

Castiel”




Dean osservò l'ultima email con tanto d'occhi: per la seconda volta in una sera Castiel aveva condiviso con lui qualcosa di personale e senza nessuna ragione apparente. Con la testa da tutt'altra parte, Dean spense il computer – ricordandosi però di uscire dal suo account di posta elettronica per essere certo che Sam non avesse accesso alle sue email – e si rannicchiò a letto.





Note dell'autrice:

Una breve nota... so che è alquanto difficile che una persona possa essere asessuale E pansessuale, ma andando avanti Castiel capirà meglio la sua natura, il suo orientamento e così via. Credo anche che questo dia un taglio più “realistico” a Castiel: il fatto che sia indeciso sulla sua sessualità è dovuto soprattutto alla mancanza d'informazione. Quindi, per favore, non sentitevi insultati e non rimanete disgustati per questo aspetto del racconto, la situazione si evolverà nel corso della storia.



Note della Traduttrice:

[1] Riff: base melodica ossessivamente ripetuta [cit. Hazon Garzanti], non c'è traduzione. Per darvi un'idea – anche se non ci capisco nulla di musica – le canzoni dei Rammstein si basano quasi esclusivamente su motivi ripetuti ossessivamente.

Primo: per chi non lo sapesse, sono rimasta alcuni giorni senza internet, infatti sembrava che l'aggiornamento dovesse slittare (verbo adatto, visto il periodo) a dopo Natale, invece... ringraziate la Telecom che ha riparato il guasto giusto in tempo per farmi pubblicare il capitolo 4 entro i tempi previsti! XD

Passando al resto... il titolo del capitolo l'ho tradotto in modo piuttosto letterale: Me man, me like meat, però credo renda bene l'idea di uomo primitivo che vuole trasmettere l'originale. Ho aggiunto i punti esclamativi perché in italiano stanno meglio :3

Per il resto... Cas è un tipo strano, ma credo che sia abbastanza vicino a quella che potrebbe essere la versione umana dell'angelo Castiel – e con angelo intendo quello della quarta/inizio quinta stagione che sa poco dei rapporti umani, delle battute e via dicendo... Comunque!
 
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30 replies since 8/11/2012, 14:28   443 views
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