Practically Human

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bacinaru
view post Posted on 13/9/2012, 15:05 by: bacinaru
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Capitolo IV







“Te la farai mai la barba?” Chiese Bobby cinque giorni dopo che il mondo non era finito. “O pensavi di competere con me per i migliori peli sul viso?”
Alzando una mano, Castiel si passò lentamente le dita sul mento, notando le stoppie che stavano effettivamente diventando lunghe. “Non mi sono mai rasato prima.”
Il vecchio cacciatore sospirò. “Immagino sia meglio che t’insegni allora.”
Castiel seguì Bobby come questi si diresse verso il bagno al pianterreno. Brontolando tra sé e sé, Bobby frugò in un cassetto pieno di vecchi spazzolini da denti e flaconi di pillole fino a quando trovò finalmente un rasoio, che consegnò all’ex angelo insieme a una vecchia lattina di crema da barba arrugginita.
“Ora, è molto semplice. Basta mettere su la schiuma, la strofini sui peli e poi la togli con il rasoio. Qualsiasi idiota può farlo. Solo non tagliarti andando di fretta.”
La lattina balbettò mentre sputava la crema da barba sulla mano di Castiel. Con movimenti attenti e precisi, coprì le stoppie in crescita e poi con altrettanta cura e concentrazione, ci passò su il rasoio. I peli scuri svanirono, cadendo come se stesse tagliando il grano, lasciandosi dietro pelle fresca e nuda. Aveva quasi finito, quando all’improvviso fu catturato dagli occhi del suo riflesso.
Jimmy lo stava guardando.
Il rasoio scivolò.
Bobby imprecò.
Castiel non si accorse nemmeno del sangue che colò giù dal mento e lungo il collo. Era troppo concentrato sul riflesso.
Quel volto non gli apparteneva, né quella carne, né quegli occhi. Era improbabile che avrebbe rivisto di nuovo il proprio viso. Non aveva mai trascorso molto tempo a contemplare il suo volto preso in prestito, non avendo avuto molte possibilità né vanità. Mentre lo guardava, ora, non vedeva altro che Jimmy Novak, con gli occhi che lo contemplavano quasi accusatori, ma non c’era traccia di un’anima, era come se la sua grazia appassita stesse occupando un corpo vuoto.
Quando finalmente si rese conto ancora una volta dell’ambiente che lo circondava, trovò Bobby urlargli contro cercando di spingergli un rotolo di carta igienica in mano. Castiel lo prese, fissandolo confuso, poi notò il sangue. Premette la carta sul taglio, sussultando quando lo sentì pungere.
Bobby si lasciò sfuggire un lungo sospiro. “Forse mi limiterò a comprarti un rasoio elettrico.”
Castiel annuì distratto, facendo del suo meglio per non guardare il riflesso.




*****






“Sono migliori i rasoi elettrici comunque,” spiegò Dean più tardi. “Puoi impostarlo in modo che ti rimangano delle stoppie, e credimi, le signore amano le stoppie.”
Tenendo il telefono vicino all’orecchio, Castiel si appoggiò allo schienale, i vividi occhi azzurri che guardavano in lontananza. “Dean, pensi che dovrei ridare a Jimmy il suo corpo?”
“Cosa?” Dean esclamò incredulo. “E’ davvero possibile?”
“Non sono sicuro”, disse Castiel con parole lente e incerte. “Non ho più il potere di separarmi dalla mia nave, ma potrei essere in grado di sopprimere la mia coscienza in qualche modo, fargli prendere il sopravvento.”
“Così sarai bloccato dentro di lui, proprio come lui è bloccato dentro di te ora”, disse Dean, che suonava come se disapprovasse molto l’idea. “E poi cosa dovrebbe fare? Tornare alla sua vecchia vita?”
“Non ho più una missione qui sulla Terra e lui si merita di vivere.”
“Tu meriti di vivere, idiota”, lo rimproverò Dean. “E poi sei umano ora. Non hai bisogno di una missione. Libero arbitrio, ricordi?”
Castiel volle disperatamente che le cose fossero semplici come Dean le faceva sembrare. “La questione è puramente speculativa, in ogni caso. Non sono nemmeno sicuro che lui sia ancora vivo.”
“Che vuoi dire?”
Con una smorfia, Castiel cercò di trovare un modo per spiegare la connessione tra un angelo e la sua nave usando le limitate parole degli umani. “Non sono riuscito a raggiungere la sua anima come facevo di solito.”
“Così, è morto?”
“Probabile.”
“Quando?” Dean chiese, il tono confuso e preoccupato.
“Potrebbe essere successo quando sono morto o quando ho usato il sigillo su me stesso, non sono sicuro.” E lo preoccupava il fatto di non riuscire a ricordare esattamente quando aveva perso le tracce dell’anima di Jimmy. Alcune cose erano state diverse dopo che era morto, ma aveva creduto fosse a causa del fatto di essere stato tagliato fuori dal cielo. Dopo esser finito in ospedale senza alcun potere, il cambiamento era stato ancora più grande, ma c’era stata l’apocalisse da affrontare e poco tempo per fare un bilancio.
“Be’, credo significhi che sei fuori dai guai, allora”, disse Dean nell’evidente tentativo di restare positivo. “Non dovresti preoccuparti di questo, se è al sicuro in cielo.”
“Ma anche se non sono in grado di raggiungerlo, ci sono momenti in cui ancora sento la sua presenza”, spiegò l’ex angelo, ricordando gli occhi che aveva visto nello specchio quella mattina.
“Come se ti stesse perseguitando?”
Castiel aveva visto gli spiri dei morti, prima, quelli che si rifiutavano di andare con i mietitori, i frammenti delle loro anime arrabbiate legate a oggetti e luoghi. Era questo che si aggrappava a lui, ora?
“Sì”, rispose.
“Be’, mi dispiace Cass”, disse Dean con rammarico, “ma questo è un fantasma che non credo di poter eliminare.”
 
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